La guerra dei papaveri - Review Party.
TRAMA
Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero.
Per lei significa essere finalmente libera della condizione di schiavitù in cui è cresciuta.
Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi.
Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare ad usarlo per il giusto scopo.
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Ciao amici lettori, come state?
Nuovo giorno, nuova recensione e per questo devo sempre ringraziare la Mondadori.
Se continuo così il mio portafogli chiederà pietà, così come la mia libreria.
Appena ho visto che sarebbe uscito questo libro in Italia, non potevo non cogliere la palla al balzo.
Avendolo io già letto in lingua originale, mi son sentita in dover di parlarne, essendo un testo che ha avuto su di me un grande impatto. E' veramente un tesoro su pagine bianche.
Vi lascio il mio pensiero qui sotto, sperando possa aiutarvi.
Un bacio.
S
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IL MIO PENSIERO.
Quando Rin (la nostra eroina) arriva in cima alla classifica nella suo provincia con un test richiesto a tutto l'Impero, viene inaspettatamente mandata ad allenarsi con altri adolescenti a Sinegard, dove si trova la migliore accademia del paese.
Tuttavia, Rin è un'orfana di campagna dalla pelle scura e purtroppo non si adatta facilmente.
La sua missione è eccellere al di sopra dei suoi coetanei, ma tutto ciò si ferma quando inizia la guerra.
La guerra dei papaveri è uno dei libri fantasy che io abbia letto ultimamente, ne sono
rimasta affascinata dall'inizio alla fine.
Mi ha sbalordito come la scrittrice abbia inventato questo mondo intero basato su
diversi periodi della storia cinese.
Rin è il personaggio principale per eccellenza.
Ha quella cosa del non credere abbastanza in se stessa, ma dall'altra parte si sente un'eroina.
(amo inoltre leggere dal suo punto di vista).
E sì, Rin, sei un'eroina.
I personaggi che inoltre troviamo dentro il racconto sono molto interessanti.
Kitay è un tesoro e vorrei solo che potesse vivere per sempre.
Nezha è il classico ragazzo ricco a cui tutto è dovuto, ma la crescita del personaggio man mano che si va avanti con la lettura è sbalorditiva e si finisce con l'affezionarsene.
Jiang è così simpatico ed ha aiutato a ''rompere'' la troppa pressione che questo testo (a volte) raggiunge.
Ho cercato di prepararmi agli eventi che questo libro avrebbe trattato, ma prepararsi ad affrontare e leggere della seconda guerra mondiale non è mai facile.
Il libro ha tratti molto descrittivi, a volte troppo cruento e crudo, mi ha fatta stare male.
Senti la rabbia, il dolore e la devastazione assoluta degli eventi in un modo che è difficile trovare
descritto così dettagliatamente.
La scrittrice non si è trattenuta o nascosta dietro gli eventi.
L'ho apprezzato.
La parte fantasy di questo libro è diversa da ciò che comunemente si legge, avendo a che fare
con gli Dei che prendono possesso di corpi e prestano i loro poteri.
Ovviamente questa cosa va molto a gusto personale.
Io l'ho trovata molto interessate e ben scritta, un qualcosa di diverso e non banale.
Questo libro ha preso con se tutte le mie energie e mi ha sfinita mentalmente per l'impatto
che ha avuto su di me, ma lo rileggerei sinceramente.
E' un bel libro. Ben scritto. Ben sviluppato.
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Trovate il libro qui.
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